lunedì 23 ottobre 2006

Amici per sempre... perduti?


Leggo su Repubblica online di oggi che "vent'anni or sono, un rapporto sull'amicizia rivelò che gli uomini avevano una media di quasi quattro amici ciascuno (3,5 per l'esattezza). Oggi un sociologo della Duke University ha rifatto lo stesso sondaggio e ha scoperto che la media è scesa a due amici ai quali ogni uomo sente di poter confidare qualunque segreto.
Significa che tra il 1986 e il 2006 gli amici "veri", quelli su cui si può contare e a cui si può dire tutto, si sono quasi dimezzati; e un quarto degli interpellati confessano sconsolatamente di non avere più nemmeno un amico degno di questo nome".
Che avevo detto io? Se andate indietro di qualche post vedrete che, senza indagini accademiche alla mano, ero arrivato alla stessa conclusione.
Una delle risposte ai tavoli dei ristoranti e dei bar semideserti è anche questa: non ci ritroviamo più insieme, non abbiamo più amici.
Anni 80. Beach Boys ed Equipe 84, la 500 Abarth e la Mini Cooper, la barba lunga ed il trucco pesante, i jeans attillati e le minigonne. Alle cinque e mezza l'appuntamento era al Teddy Blu a bersi uno spriz o in piazza a fare qualche vasca, alle otto si andava a cena in trattoria o alle nove ci si trovava da Giampiero o da Nini. E alla domenica tutti in spiaggia se era caldo, o al cinema se era ancora inverno.
Che fine hanno fatto i nostri amici di un tempo? Alcuni si sono separati, altri si sono risposati, altri sono quasi diventati nonni, tutti impegnati nel lavoro, a fare carriera o a pagare il mutuo della casa. Di certo non sono stati rimpiazzati, e ci ritroviamo a scrivere blog, sostituendo il microfono delle radio libere con la tastiera del pc.
Guardando ai giorni nostri, o ancor meglio, cercando una qualche soluzione per le nostre sale di domani, è difficile se non impossibile trovare una qualche soluzione. Finché il possedere avrà il sopravvento sui valori dell'amicizia, del contatto con gli altri, il pessimismo è quasi d'obbligo.

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