mercoledì 4 ottobre 2006

Hic sunt leones


Con due giorni di anticipo è uscita la Guida ai Ristoranti d’Italia 2007 dell’Espresso. Sicuramente c’è chi gioisce, qualcuno che certamente non piangerà ma si rammaricherà, ed altri – come me – che si incavolerà.
L’anno scorso, per la prima volta, il ristorante in cui mi onoro di lavorare è stato inserito nella Guida dell’Espresso; a parte altri aspetti – di cui mi sono intrattenuto in un post precedente – essere in una guida è una specie di medaglia, un riconoscimento alla professionalità. Quindi, non sono incavolato con l’Espresso, a cui sono doppiamente grato – per l’anno scorso e per quest’anno – ma con la mia stampa locale.
Vivo e lavoro alla periferia del Paese, e qui alla periferia rispetto al capoluogo di Regione, quindi alla periferia della periferia.
Se succede che in questa mia regione avviene un fatto importante, la stampa radiotelevisiva e cartacea nazionale non se ne accorge nemmeno, finché lo stesso fatto non avviene a Roma o a Milano. Basta guardare le previsioni del tempo nazionali: se a Roma pioverà, allora il tempo peggiorerà dappertutto, anche se in Val d’Aosta o in Sicilia ci sarà il sole che spacca le pietre. Parallelamente la mia stampa locale osanna a quanto avviene nel capoluogo, ma fuori di questo non esiste nient’altro. Hic sunt leones, dicevano gli antichi romani oltre lo stretto di Gibilterra, hic sunt leones oltre i confini del nostro capoluogo.
Stamani, quindi, con encomiabile puntualità, un giornale locale dedica due intere pagine alla Guida Arancione. Scorro veloce i titoli, che giustamente osannano i primi della classe, e quindi giù a leggere se fra le righe c’è anche il mio ristorante. C’è questo e c’è quello, nuovi entrati (ma anch’io l’anno scorso ero una new entry), c’è Tizio e Caio riconfermati con un punteggio uguale al mio, ed io dove sono?
Non ci sono.
Ed allora scatta l’incazzatura.
Prima cosa che farò domattina, appena uscito di casa, sarà imbucare una bella letterina al direttore del giornale; non servirà a nulla, anzi servirà ad inimicarmelo per il resto della vita, ma almeno una piccola soddisfazione morale voglio cavarmela. Se ci trattano da leones, tanto vale tirar fuori le zanne. Come l’anno scorso dirà che i giornalisti sono degli intoccabili, che hanno il diritto di fare le scelte che vogliono, a loro insindacabile giudizio. Io gli ho già anticipato che ho un diritto altrettanto sacrosanto, lo zapping informativo: dopo vent’anni dai tavoli del mio locale sparirà quel quotidiano. Poca cosa, ma è già qualcosa.

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