martedì 10 ottobre 2006

Patacche e patacconi


Ho ricevuto stamani l'ultimo numero de Il Cuoco, organo ufficiale della Federazione Italiana Cuochi, a cui sono iscritto. Ogni volta mi riprometto di buttarlo via senza neppure togliere l'involucro della spedizione, tanto non perdo nulla, ma poi la curiosità - sempre lei, maledetta - mi spinge a sfogliarlo prima di buttarlo. E stamani l'ho pure letto!
Mi ha colpito un botta e risposta epistolare tra colleghi sulle divise di cucina. Non torno su quanto da me già espresso in un post precedente (mi pare uno dei primi). Trovo, invece, triste la risposta data dal collega del giornale che osanna alla giacca bianca come fosse un paramento sacro; anzi, visto il paragone, se anche i sacerdoti danno sfogo alla loro estrosità proprio sui paramenti, perchè non possiamo farlo noi con le nostre giacche?
Vero che la legge (vecchia e superata, anche se vigente) prevede indumenti di colore chiaro, ma il senso della norma è perchè si possa vedere facilmente lo sporco e quindi ci si adoperi per mutarla (quando parlo di legge mi viene da parlare forbito, in punta di sedia, sic!). Allora io posso portare una giacca nera e sopra un grembiule bianco con pettorina, così la legge è salva nella forma e nella sostanza, mi pare.
La difesa a spada tratta della giacca bianca a tutti i costi mi sa tanto retrò, come il buon profumo del pane di una volta o non ci sono più le mezze stagioni. Che dire allora di tutte quelle patacche, collari e medaglioni che i nostri "accademici" (?) si sono inventati e che ostentano con baldanza in ogni foto ufficiale? A me ricordano tanto certe processioni patronali del nostro Sud: molto folk, ma anche molto kitch!
Abbiate pazienza, ho già detto che sono per il minimalismo.

P.S. - Qualcuno obietterà che queste cose potevo scriverle direttamente al giornale della FIC. Risposta: non vale la pena alimentare polemiche basate sul nulla, e poi certe persone non hanno il senso dell'humor.

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1 Comments:

Blogger Erik, il Vikingo dice che...

Vedo che siamo sulla stessa lunghezza d'onda.
Prima o poi metteremo su una società insieme.

11 ottobre, 2006 17:31  

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