sabato 18 novembre 2006

Soldi e argent


Già sulla via (aerea) del ritorno comincio a fare un po' il bilancio di questa vacanza parigina, stanco di pranzi, camminate e cene durate più di una settimana.
Pian pianino ne parlerò diffusamente, sperando che sia un contributo anche a chi, come Sandra, non è una professionista del settore e che, prima o dopo, anche lei andrà a visitare la capitale transalpina, se già non ci è andata .
Con l'eccezione di due sole cene a casa dell'amato figlio, i miei déjeuner e dinner sono stati consumati in bistrot e simili, quindi ho accumulato una discreta esperienza nel settore, qualcuna buona altre meno buone, diciamolo francamente. Ieri sera, ad esempio, ho lasciato (a fine cena) il mio tavolo qui fotografato alla Lilli Gruber dei TG francesi, una signora di nome, ma non di fatto.
Vabbé, ma non è questo che mi interessa.
Il fatto che mi va giù di meno è che a Parigi, se indovini il posto, il tipo di cucina ed i collaboratori giusti, si fa una pacca di soldi che in Italia neppure ci immaginiamo.
E' vero che a Parigi la vita costa, e non poco: in un ristorante, ma anche in una brasserie, in due non vi bastano sessanta euro con un bicchiere di vino ed un caffè. Ma, nonostante ciò, i locali sono pieni, almeno quelli che rispondono ai requisiti di cui sopra.
Sempre ieri sera sono stato testimone (nel giro di un'ora, quella più "tranquilla" del primo turno) di almeno una dozzina di persone rifiutate perchè non c'era più posto. In un altro locale, sempre "indovinato", in una sola sera sono state mandate via anche settanta persone.
Bene, con occhio clinico mia moglie ed io ci siamo fatti quattro conti. Date quattro persone in sala, quattro in cucina, dato un numero medio di coperti al giorno, dato il costo medio, siamo arrivati alla conclusione che il proprietario si mette in tasca ogni anno qualcosina come duecentocinquantamila euro all'anno, il corrispondente cioè di mezzo miliarduccio delle vecchie lire, tasse pagate e tutto fiscalmente dichiarato.
Mi piacerebbe sapere quanti dei nostri bei ristoranti riescono a tanto.

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4 Comments:

Anonymous Anonimo dice che...

Sono commossa...sono stata addirittura nominata così...in prima pagina...che onore!!!Di solito passo abbastanza inosservata...!!!Mi fa piacere,da un lato,essere l'unica(o circa)non professionista in questo blog(così anche se dico qualche cretinata,non mi "insulta"nessuno... :) ,e poi così mi distinguo!!!)...e dall'altro mi dispiace...,perchè non so se potrò mai capire a fondo i vostri discorsi,e non potrò mai sostenere una discussione alla pari(a meno che qualche "grande"non mi prenda sotto la sua ala!)!Per i baci...,mmmhh...,meglio per cioccolatini...non mi piace copiare!!!Li ho fatti l'anno scorso per il concorso...e non so se mi cimenterò di nuovo(anche se avevo vinto il 3'posto)...!!!Quest'anno invece non ho vinto nulla...ma secondo me l'intrallazzo aleggia ovunque!!!L'ingiustizia spopola anche fra i dilettanti!!!Se vuoi(posso darti del tu?),ti faccio vedere qualche foto...!
Un'ultima cosa...sai forse che dimostrazioni fanno a Corbanese sugli abbattitori?

19 novembre, 2006 00:10  
Blogger Erik, il Vikingo dice che...

Dolce Sandra (per via dei cioccolatini),
a Corbanese c'è la Irinox che produce abbattitori di temperatura e che nella sua sede organizza delle dimostrazioni sul loro uso. Di solito sono riservate agli operatori del settore, ma - se ti interessa - penso che non avrai nessun problema a farti accreditare da qualche amico che abbia un ristorante, una pasticceria o simile. Devo anche anche dirti che, in genere, le dimostrazioni hanno come fine ultimo la vendita del prodotto, ma nulla toglie che si possa andare anche solo "per cultura", ed alla Irinox (che reputo la migliore fra le case costruttrici di abbattitori) sono molto gentili. Oltretutto la Irinox produce attrezzature industriali, ma anche per uso domestico: il più piccolo degli abbattitori è modulare per la cucina d'abitazione, quindi...

Sai che il mondo della cucina è ancora fortemente maschilista (è una delle poche cose che ci è rimasta) e ci diamo tutti del tu, o almeno così faccio io, quindi vai pure con il tu ed anche con le foto, quelle tue, non quelle dei cioccolatini. Sai come diciamo noi? I cuochi lo fanno meglio(ah ah)!

19 novembre, 2006 09:24  
Anonymous Anonimo dice che...

Mah...ogni professione lo asserisce...beh,alla fine dei conti ognuno deve dare il meglio in quello che fa ehehehe!!!! :)
Per le foto...mi sa che faccio più bella figura a mandarti quelle dei miei dolci...sono sicuramente più interessanti...!
E te pareva che le cose che piacciono a me sono tutte maschiliste...!!!Già studio in un ambiente a dir poco spietato(e maschilista...),potevo appassionarmi di qualcosa di più"semplice"(tutte le cose che ho fatto sono ambienti "dominati" da voi uomini,purtroppo!!!)?L'unico mio punto a favore è che solitamente instauro un rapporto migliore con gli uomini,piuttosto che con le donne(sai...quando scatta la competizione,ci mangiamo vive!)...!Forse sono un po' maschiaccio...!!!
Ma anche tuo figlio fa il tuo lavoro?Malattia di famiglia?Spero almeno tua moglie faccia qualcosa di diverso...!Vedi,io in famiglia sono l'unica"pecora nera"!!!A proposito della Irinox a Corbanese...sai l'indirizzo e gli orari delle dimostrazioni?
Ps:ma in che ristorante lavori?

19 novembre, 2006 11:12  
Blogger Erik, il Vikingo dice che...

Telefona allo 04385844, è il centralino della Irinox. Ti diranno loro quando fanno le demo, perchè non hanno una data fissa. Se sei veneta, Corbanese va bene, perchè è vicino a Vittorio Veneto; se sei fuori dal Veneto, ti conviene chiedere dove fanno qualche demo vicino alla tua zona. In genere dovrebbero farne una ogni mese.
Ci sono anche le fiere (prossima quella di Rimini) dove nello stand della Irinox si avvicendano molti bravi chef e pasticceri per le demo.
Nel frattempo ti consiglio di studiare un po' il processo fisico-chimico sulla trasformazione delle molecole alimentari sottoposte a raffreddamento rapido.
Se non trovi nulla in proposito, ti posso consigliare un libro sull'argomento molto interessante di cui, al momento, non ricordo il titolo (ce l'ho in cucina).

19 novembre, 2006 17:35  

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