mercoledì 29 novembre 2006

Spadellare


Ho saputo in Toscana che spadellare è sinonimo di sbagliare, da cui il modo di dire "fare una padella" tipico dei cacciatori, quando sbagliano colpo.
La cosa mi ha depresso perchè secondo i toscani avrei fatto un blog basato sugli errori. Mi sono tirato su con un paio di fette di soppressata, una delizia toscana che non ha niente a che vedere con la soppressa veneta, quel grosso salamone - squisito - che io preferisco crudo, ma che si può fare divinamente anche alla griglia.
La soppressata toscana è un salume fatto con pezzi di maiale di "scarto" come piedini, orecchie, cartilagini varie, il tutto condito con spezie e buccia d'arancia. Se ne trova anche alla Coop di turno, ma la soppressata buona ve la fornisce solo un ottimo salumiere o un contadino di fiducia: diffidate di quella rossiccia, ed acquistate quella bella rosa.
Va bene sia a tavola sia come stuzzichino ammazza-fame. Ottimo abbinamento: Chianti Classico o Morellino di Scansano.
E, per finire con la Toscana, non innamoratevi dei cantucci, deliziosi biscottini con le mandorle: un sacchetto di fronte al vostro programma televisivo preferito non dura più di mezz'ora.

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