venerdì 8 dicembre 2006

Dalla Russia con bruciore


Non hanno capito niente. Politologi, magistrati, commissioni d'inchiesta, tutti a chiedersi cosa c'è sotto l'affaire di queste ultime settimane, il caso del polonio che ha e sta avvelenando spie, controspie, pseudospie, maneggioni nostrani ed ex sovietici.
Il polonio, per chi non lo sapesse, è vecchio come il mondo. Scoperto dai coniugi Curie, è fra le sostanze più radioattive e viene usato nei laboratori nucleari.
Ecco allora tutti a pensare che sottosotto ci sia un traffico internazionale atomico tra i vari Litvinenko, Dmitri Kovtun e Scaramella. Gente che gira per mezza Europa con la British Airways con le barrette di Duplo al plutonio.
- Nulla da dichiarare? - domandavano loro alla dogana.
- Niet, solo snack da sgranocchiare.
Ed era vero.
Sappiamo bene tutti che con la caduta del muro di Berlino nell'impero sovietico c'è stato un boom delle agenzie del lavoro. Ex funzionari di partito in cerca di seconda occupazione come postini, cambisti del mercato nero come candidati petrolieri (qualcuno ce l'ha anche fatta), ufficiali dell'Armata Rossa ricliclati come ruffiani o commercianti d'armi. Gli ultimi rimasti senza lavoro, le spie del Kgb, hanno trovato sistemazione chi ai piani alti del Cremlino, chi some piazzisti di snack e merendine. Fra questi, appunto, Litvinenko che voleva metter su un import-export di Nutella made in Russia.
Il businessplan prevedeva una prima prova di mercato in Gran Bretagna, per poi espandersi in tutta Europa ed in primis in Italia. Se le nuove merendine andavano bene nel Regno Unito, avrebbero dato l'assalto all'impero della Ferrero.
Così hanno cominciato le sperimentazioni in un ristorante londinese, molto noto perchè da tempo si occupa di cucina molecolare. Purtroppo qualcosa è andato storto: lo chef, troppo occupato nelle scommesse sulle corse dei cavalli, aveva incaricato il sous-chef di confezionare i piatti con quel nuovo elemento, il plutonio, ed il cazzone ha sbagliato le dosi.
Conseguenza: clienti avvelenati, ricoverati in ospedale, intervento dell'Asl londinese (hanno anche scoperto che non era aggionato il manuale Haccp), il sous-chef licenziato in tronco, crisi della ristorazione britannica, tentato suicidio di Marco Pierre White (i giornali non ne hanno parlato perchè troppo occupati in altre faccende), cancan nella politica nostrana.
Per la miseria, un cazzone di cuoco ha solo sbagliato le dosi nella cucina molecolare.
Pare che Scaramella ed il senatore Guzzanti stiano ora pensando ad un nuovo business: accessori di cucina con i residui dei sottomarini sovietici. Io starei molto cauto a comperare le nuove padelle made in Russia.

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