venerdì 22 dicembre 2006

Datemi un pelapatate








Mi rimangio quello che ho appena detto. Non vado subito a nanna e faccio un po' di zapping tra i blog di cucina.
Tutti sono cuochi (se non hai almeno una decina di ricette, il tuo blog è una cacca), tutti hanno girato il mondo (le ostriche della Bretagna, il sushi del Pappagallo Giallo di Tokio, i turnedos di Vivalapappacolpomodoro sulla fifththth Avenue, eh, quelli sì!), tutti che usano materie prime da quattro soldi (mia nonna faceva una zuppa di avagosta che eva la fine del mondo, pvovate le mie tavtine di foie gvas, ah, se il tavtufo non è più bianco del Dixan non lo considevo neppuve).
Ma dove sto vivendo io?
Ma andate tutti in quel posto, cioè a vedervi i piatti di Buchon. Una salsiccia con il purè, le patatine fritte (le migliori al mondo). Provate con le rigaglie di maiale, con il fegato non d'oca ma di pollo, con una volgare patata bitorzoluta, con due plebee sardine, e datemi una ricetta che sia degna di..., che sia degna e basta.
Ne ho le cose piene di questi strafighetti e strafighette che si pensano degli Escoffier.
Buoni propositi per il nuovo anno: voglio essere cattivo, ed ammazzarli tutti.

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