lunedì 18 dicembre 2006

Il Bloody Mary


Vodka, succo di pomodoro, eccetera, ecco il Bloody Mary. Circa le origini del nome di questo cocktail rimando a chi se ne intende di più (i commenti non sono soggetti a censura), ma mi sembra abbastanza credibile che, essendo rosso come il sangue, sia stato fatto un omaggio alla regina Maria d'Inghilterra, detta la Sanguinaria.
Sicuramente il barman che l'ha inventato era un maschio, sennò si sarebbe chiamato Bloody Jack, in omaggio a Giacomo lo Squartatore.
Ed è di Bloody Jack che vorrei parlare, a sollievo di una cara collega che per mail si sfogava contro il suo capo, Bloody Jack appunto.

Di Bloody Mary-Jack, conosciuto anche come Jack testa-di-cazzo (tdc), sono pieni gli alberghi ed i ristoranti di mezzo mondo. Jean-Baptiste Poquelin, detto Molière, ne fa un ritratto emblematico nel suo Avaro, Carlo Goldoni ne ricalca le orme nei Rusteghi e, ai tempi nostri, l'agente della Cia Walt Disney ne fa una caricatura in Paperon de' Paperoni che, nel Racconto di Natale, raggiunge l'apice della perfidia.
Jack tdc, secondo l'iconografia corrente, è anziano, curvo su se stesso, dal passo pesante a causa del grosso fardello di denaro che è costretto a portare sulle spalle. Ho conosciuto anche l'esatto contrario: appena poco più che ventenne, figlia e nipote di albergatori che si sono fatti il mazzo a metter su la baracca a quattro stelle, superviziata e sprezzante del lavoro altrui, con la merda sotto il naso, come si suol dire.
Jack tdc si lamenta sempre, sia che nevichi sia che ci sia il sole (v. post precedente), soprattutto contro il governo e contro le tasse, preferendo pagare tra le bestemmie 100-150 mila euro d'imposta piuttosto che assumere una persona in più. Normalmente è un evasore fiscale, e comunque si avvale di fiorfior di commercialisti per eludere quanto più è possibile.
A Napoli si eviterebbe con grande cura, considerandolo un menagramo o portasfiga. Di sicuro è uno a cui non va mai bene niente, soprattutto se il niente costa.
In genere la cucina di Jack tdc si riconosce a vista. Molto spesso, anche se non è necessario per la conformazione architettonica dello stabile, la cucina è ricavata nei sotterranei tra il deposito ed il locale caldaia, possibilmente senza finestre (non bisogna creare distrazioni alla gente che lavora), con l'impianto di aspirazione che non funziona (i kwatt costano), meglio se con qualche ratto che scodinzola tra il frigo e la plonge, perchè un po' di compagnia ai cuochi bisogna pur concederla.
Altri indizi importanti al fine di riconoscere Jack tdc: il magazzino è stipato fino al soffitto di scatole di pomodoro di ogni marca (benedette le offerte speciali!) e di mousse in polvere, non esiste abbattitore ma tanti congelatori orizzontali, ha un'ottima cassetta degli attrezzi per intervenire su tutti gli utensili e le apparecchiature senza scomodare l'assistenza tecnica.
Sulle buste paga dei dipendenti di Jack tdc non esiste la voce Lavoro Straordinario. Quando viene riconosciuto, la base di calcolo è sempre 100-x percento, cioè una variabile inferiore all'effettivo prestato.
Politicamente è schierato contro gli extracomunitari, che bisogna mandarli tutti a casa a pedate in culo, in quanto spacciatori o drogati, assassini o almeno rapinatori, salvo tenerne qualcuno per il fabbisogno della plonge, in cucina o in lavanderia, sempre comunque fuori dagli occhi indiscreti dell'ispettorato del lavoro.
E' comunque un buono perchè, nonostante i suoi sforzi ed il suo insostituibile lavoro per madare avanti la baracca, a volte si trova abbandonato proprio nel bel mezzo del lavoro dalle ingrate maestranze.
Buon Natale anche a Mary e Jack.

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