venerdì 12 gennaio 2007

Alla faccia di Kafka



Ereditando la cucina, ho ereditato anche tutto quello che c'era dentro, padelle e pentole comprese. Chi mi ha preceduto ha pensato bene di non comperare utensili professionali, ma di affidarsi all'imbonitore di passaggio.
Così, per fare un esempio, delle antiaderenti era rimasto uno-due millimetri di alluminio superfine.
Dopo aver cercato inutilmente per due anni l'imbonitore - in questo caso - l'imbonitrice che a suo tempo aveva venduto le pentole, decido di andare direttamente alla fonte, alla casa madre.
Anche questa è un'impresa: trovare un numero qualsiasi della Imco, la famosa casa produttrice di pentolame inox, è degno di una tesi di laurea. Comunque sono più testardo di un caprone ed alla fine recupero un numero verde.
Primo tentativo dal cellulare: "Il numero desiderato è inesistente".
Il caprone non demorde. Prendo il fisso (ho verificato che a volte, non so perchè, il cambio telefono dà risultati differenti) e rifaccio il numero verde. Stavolta la linea è libera e mi risponde un'operatrice. Prima di fare brutte figure mi paro il culo:
- E' vero signorina che le vostre pentole sono garantite a vita?
- Certo, signore.
- Perfetto. Mi può dare il numero di un vostro venditore per la mia zona?
Un po' scocciata mi dà il numero di un fisso.
- Scusi, per caso non ha mica anche il cellulare?
- ND
Vabbè, tenterò al fisso. Provo subito, ma al terzo squillo parte il fax. Forse sono usciti dall'ufficio, vista l'ora, riproverò domani.
Mattinata di mercoledì 10 gennaio 2007, riprovo. Parte ancora il fax. Mi cominciano a girare i santissimi. Rifaccio il numero verde, risponde la solita signorina che, guarda caso, adesso ha il numero di cellulare.
Altro tentativo al telefonino: stavolta mi risponde una signora. Illustro il problema: ho tutti i manici delle pentole e dei coperti rotti, da cambiare, ed un paio di pentole ha fatto la ruggine (ho scoperto che il sale mangia anche l'inox).
- Nessun problema - risponde cortese - avverto subito il nostro venditore che abita proprio vicino a lei (3 km, ndr) che la contatterà subito.
Sapendo come vanno queste cose, replico:
- Non può darmi il numero di cellulare, così lei non si disturba?
- No, no, lo contatto io.
Sono quasi le 17.30 di venerdì 12 gennaio 2007. Di sicuro sabato e domenica non lavora, quindi - bene che vada - lunedì avrò il piacere di incontrare il fantasma. Cinque giorni per fare tre kilometri. Per fortuna che il privato funziona, anche se è presto per cantare vittoria, perchè - se questi sono i tempi - faccio tempo ad andare in pensione prima di avere il piacere di veder onorata la garanzia.
Franz Kafka non avrebbe saputo fare meglio. O avere un'assistenza chiara e pronta è un segreto di Stato?

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