Vizi come virtù

In una delle mie vite precedenti mi è capitato di fare in buona fede un errore grossolano, ma a mia discolpa posso dire che ero ancora un pivello. La mattina dopo mi telefona la direzione; dopo il doveroso cazziatone, il capo mi dice una cosa che è rimasta una delle massime a cui mi ispiro sempre: qualsiasi sbaglio è risolvibile se viene affrontato subito. Per la cronaca tutto fu sistemato nel migliore dei modi.
Morale: la chiarezza è una virtù, non un difetto.
Purtroppo viviamo in tempi in cui i vizi vengono scambiati per virtù, e quella che dovrebbe essere la normalità viene scambiata per un difetto. In questo mondo di ladri, come direbbe Venditti, essere onesto non è una virtù, ma un difetto. Provate a dire pubblicamente: io pago le tasse, e vedrete tutti gli occhi puntati su di voi come se aveste ammesso di aver appena stuprato due vecchiette all'ospizio. Oppure (parlo ai maschietti) invitate a cena una donna con il solo ed unico scopo, dichiarato in precedenza, di voler pasteggiare con lei perchè la ritenete una persona interessante per passare un'ora intelligente; vi guarderà come se foste uno zombi o un fratello di ET.
Questa è la realtà.
Ora, venendo al nostro tema, provate ad incazzarvi perchè il cassetto è sempre un casino, perchè il frigo sembra l'armadio di un tredicenne, perchè il piatto è mal fatto, perchè, perchè, per centomila altri motivi che non dovrebbero esistere ed invece sono all'ordine del giorno in cucina. Sentirete la squinza della cameriera che fa:
- Ma come sei pignolo.
Cavolo, cavolissimo, sì, sono ordinato e divento pignolo quando gli altri sono disordinati. Farmi passare per rincoglionito perchè chiedo la normalità mi ha incavolare oltre ogni limite. E quello che mi fa incavolare ancora di più è il voler far passare come virtù un difetto inaccettabile in cucina, il disordine.
Andatelo a dire ad uno della pattuglia acrobatica nazionale: non importa se sgarri dalla tua rotta, o sei forse un pignolo? Che palle l'ordine, ma chissenefrega se vai cinque gradi in più o in meno, se voli più alto o più basso, tanto cosa cambia?
A volte la cucina è matematica pura, e basta sbagliare un segno per sbagliare la soluzione. Cosa volete che sia un grammo? Niente, assolutamente niente. Bene. Mettete un grammo in più o in meno di colla di pesce in una mousse e ditemi se è lo stesso.
Convinti? No? Io sì.
Etichette: Ingredienti
1 Comments:
vedo che i portapiatti anche da te sono parecchio a corto di neuroni...non ti dico i miei! ma nella mia brigata ormai sono denominata la PiccolaHitler. Ormai abbaio ordini, e manco li spiego. Perché li ho spiegati mille volte prima, pertanto quando chiedo una cosa voglio che venga fatto così e basta. poi chiedo loro il perché: a testa bassa me lo spiegano 'con parole loro' ma così capisco che hanno capito.
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