mercoledì 7 febbraio 2007

Cioccolato ripieno


Ma ve lo immaginate? Vi arriva un bel pacchetto, dono di un amico, lo scartabellate e vi trovate una succulenta barra di cioccolato alle nocciole, fra tutti il mio preferito. Non resistete, anche perchè dovete onorare l'amico che ve l'ha mandato, chiudete gli occhi e lo azzannate con oscena golosità, ne staccate un pezzo, cominciate a passarvelo da un angolo all'altro della lingua, inebriando le papille gustative prima della punta con il dolce, quindi quelle in fondo, mescolandolo con l'amaro, mentre il boccone si scioglie nel calore del palato.
Inebriati da tante sensazioni riaprite gli occhi, ringraziando Iddio che vi ha dato un amico che vi vuole bene e che si è ricordato di voi. Guardate la barra appena mordicchiata che giace sul tavolo, ed in mezzo alle nocciole scorgete qualcosa che non è di origine vegetale: guardate meglio e sicuramente c'è una "sorpresa", prendete un coltello, tagliate con cura il cioccolato tutt'intorno per portare alla luce il mistero... e scoprite che è una falange umana con tanto di unghia.
Tutto questo non è uno scherzo, ma è quanto è accaduto realmente ieri pomeriggio ad un tedesco di ventotto anni di Bischofsheim, un paese nell'Ovest nel paese. I medici legali hanno confermato che il dito è reale e proviene da una mano umana, mentre la polizia di Magonza ha aperto un'inchiesta, contattando la ditta che l'ha prodotto.
Presumo che per un bel pezzo quel giovane non mangerà più cioccolato.
Non mi stupisce di trovare nell'insalata un bruco, è capitato a me, nonostante l'abbia lavata e rilavata diverse volte. Non mi stupisce che nel piatto cada un capello, forse della cameriera (i miei piatti li passo tutti al microscopio prima che escano) o più credibilmente della cliente, che tenta di farvi passare come sozzoni. Non mi stupisce - mi è già accaduto - che nella pasta il cliente trovi un pezzo di vetro: quando si sala l'acqua si butta il sale a manciate, e non si controlla granello per granello, poi si getta la pasta e quando si scola può succedere che si scoli anche il corpo estraneo.
Ma che nell'azienda che produce il cioccolato nessuno abbia pensato di fermare la produzione per cercare il pezzo di dito tranciato, questo sì mi fa inorridire. Siamo al solito discorso. Al momento dell'infortunio si sono fatti due calcoli: costa di meno chiedere scusa o pagare anche un piccolo risarcimento (a chi e se lo scopre), piuttosto che fermare tutte le macchine e passare tutto al setaccio.
Di fronte alle leggi del profitto non c'è buon gusto che tenga.

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2 Comments:

Anonymous Anonimo dice che...

Fa piacere che queste cose succedano anche in Germania e non solo qui da noi....
cioè voglio dire...gli incidenti sul lavoro....voglio dire...sarebbe meglio non succedessero né da loro né da noi, ma se proprio devono succedere è meglio da loro...oh, insomma....hai capito no?

08 febbraio, 2007 11:27  
Anonymous Anonimo dice che...

hai iniziato il post in un modo che mi faceva sbavare... e poi zacc! mi sa che anche a me é passata voglia di cioccolato, per un po' :)

08 febbraio, 2007 22:07  

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