giovedì 21 settembre 2006

Taccagno come uno straniero

Giuro che è tutto vero.
Un mezzogiorno di qualche tempo fa si siedono ad un tavolo due turiste di lingua inglese, mezza età, aria distinta; leggono il menu, ordinano due primi. Quando arrivano in tavola i piatti richiesti, iniziano a pranzare di gusto. Arrivate a metà, si alzano, se ne vanno, ed arrivano due signori - i mariti - che si accomodano e finiscono il piatto.
Altro mezzogiorno di qualche giorno fa. Due signori distinti di lingua tedesca, mezza età, scelgono nel menu la proposta a prezzo fisso che prevede un primo piatto, un secondo, il contorno di verdure da scegliere liberamente al buffet, le bevande. Alla fine del pranzo ordinano anche il caffè extra. Al momento di pagare il conto piccola contestazione: non avendo preso le verdure, pretendevano lo sconto che non viene concesso perchè era loro libera scelta prendere o non prendere la verdura. Nessun problema: bevono il caffè, pagano, si alzano, vanno a prendersi le verdure al buffet e si riaccomodano al tavolo a mangiare il contorno.
Rigiuro che è tutto vero.

In un precedente post ho fatto l'elogio all'uso tutto anglosassone di portarsi a casa la parte di pasto non consumato al ristorante, interpretato come complimento alla cucina. Mi viene il vago sospetto che si tratti invece di gretta taccagneria.
Noi italiani saremo anche mafia, spaghetti e mandolino, ma certamente più signori.

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