giovedì 2 novembre 2006

Lezioni da chef - 4 e 5



Siate sempre puntuali, non accampate scuse, non incolpate gli altri.

Queste semplici regolette rappresentano la quarta e la quinta lezione che A.B. dà agli aspiranti chef.

Sulla prima - siate sempre puntuali - non vale la pena di soffermarsi a lungo. Puntualità anche oltre il periodo di prova, puntualità perchè il tempo in cucina è preziosissimo: se manca un cuoco, spesso i colleghi debbono sobbarcarsi il lavoro del ritardatario, specie se il tempo è contato.

A questo aggiungerei un corollario: siate veloci. Ho incontrato cuochi che - chissà perchè - hanno il ritmo del diesel, lenti, lenti; riescono ad entrare a pieni giri solo se li metti di fronte ad una serie di lavori infinita. Solo allora capiscono che devono far presto, pena il non riuscire a completarli, ed allora partono in quarta, altrimenti arrivano al momento del servizio giusti in tempo con le loro preparazioni. Non sarebbe più semplice correre prima, per riposarsi magari cinque minuti dopo?

La seconda regola - non accampate scuse - è più difficile da mettere in pratica, perchè è più facile scaicare il barile su qualcosa o su qualcuno, piuttosto che ammettere una propria colpa. Ma, ammettere un proprio errore, anche grave, non è disonorevole, se è vero che siamo tutti esseri umani e quindi soggetti a sbagliare (ce n'era Uno solo che non sbagliava mai, ed è finito in croce). Assumersi le proprie responsabilità dimostra forza di carattere e non ci sminuisce affatto agli occhi degli altri, anzi.

Cercare scuse, scaricare sugli altri, quasi sempre viene smascherato e, comunque, si capisce a chilometri di distanza. Se, poi, siete soliti a fare lo scaricabarile, anche quando dite la verità non sarete creduti, come chi grida "al lupo, al lupo".

Oltretutto, ammettere un proprio errore dà la possibilità di rimediare subito, nasconderlo fa sì che arrivi il momento che diventa un bubbone enorme, ed allora sì che non c'è più niente da fare.

Facciamo un esempio: domenica mattina, negozi e fornitori chiusi, ci accorgiamo che ci siamo dimenticati di ordinare un ingrediente indispensabile per un certo piatto. Avvertiamo subito lo chef, che farà a tempo probabilmente a sostituire il piatto. Far finta di niente, invece, scatenerà un tale casino al momento della comanda che vi conviene aver già pronto il vostro fagotto.

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2 Comments:

Blogger D.Blogger dice che...

ciao....complimenti..bel blog...anche io facevo il cuoco prima,ora invece sono pasticcere...aspetto una visitina al mio blog e dei commenti nella sezione foto....per le mie torte ovviamente...eheh

04 novembre, 2006 14:09  
Blogger D.Blogger dice che...

ciao....complimenti..bel blog...anche io facevo il cuoco prima,ora invece sono pasticcere...aspetto una visitina al mio blog e dei commenti nella sezione foto....per le mie torte ovviamente...eheh

http://daniele-pasticcere.blogspot.com/

04 novembre, 2006 14:09  

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