venerdì 2 febbraio 2007

Sono profondamente indignato


Come un ciclone estivo l’affaire Lario-Berlusconi è passato sui media senza lasciare vittime sul terreno. E’ durato il tempo di un temporale estivo, e questo sinceramente non me l’aspettavo, segno che il caso si è risolto (?) tra le mura domestiche di Arcore e segno che la nostra classe politica, tutta, ha sostenuto la consegna del silenzio in base al principio immortale (in Italia) che il privato è una cosa, il pubblico-politico è un’altra.
Allora perché tornarci su? Se lo scontro nella famiglia Berlusconi è durato sui media solo poche ore, nei bar Sport il caso continua ad essere oggetto di discussioni, e quello che sta venendo fuori mi indigna profondamente, e ne parlo come uomo.
Già “a caldo” un sondaggio commissionato da Repubblica.it alla Ipr Marketing rivelava che per il 55 delle signore intervistate Veronica Lario ha fatto male a rendere pubblica la lettera aperta, in cui la moglie di Silvio Berlusconi ha chiesto - ed ottenuto - pubbliche scuse dal marito per il suo comportamento giudicato offensivo.
Le motivazioni portate dalle donne al bar Sport in ordine logico sono queste:
1. da sempre gli uomini fanno complimenti galanti alle donne (sarebbe offensivo che una donna non li ricevesse)
2. la donna deve essere sottomessa al marito e non deve ritenersi offesa nella sua dignità di donna dalle angherie del marito
3. in fin dei conti di cosa si lamenta la Veronica, che ha un marito che non le fa mancar niente?

Se ne deduce, per conseguenza logica, che io marito basta che paghi, e tu moglie stattene muta e rassegnata. Una volta questa si chiamava prostituzione, anche se benedetta in chiesa con la formula del matrimonio.
Pensavo che decenni di lotte femministe avessero portato ad una migliore coscienza nelle donne, invece mi sono accorto – benvenuto lo scontro Veronica-Silvio! – che siamo ancora al profondo Sud, con tutto il rispetto per il Sud. E ne consegue che anche la moglie dichiaratamente più fedele (a parole) nei fatti può essere liberamente “trattata”, è solo questione di prezzo.

Per fortuna, anche di noi uomini, qualcuna si salva.

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2 Comments:

Blogger Loste dice che...

Caro Red Chef
vedo che questo fatto ti ha lasciato un certo "mal di pancia". Personalmente reputo queste cose ridicole, banali e poco intelligenti.
Intanto oggi hanno fermato il campionato di calcio, perchè quel pover'uomo ieri era a fare il suo mestiere e gente innominabile lo ha ammazzato. Ecco a me piacerebbe che il campionato di calcio non ricominciasse mai più, che tutte le squadre dichiarassero fallimento, tanto i loro dipendenti non morirebbero di fame. E invece domenica prossima sarà tutto dimenticato e tutto ricomincierà, e al bar dello sport torneranno a parlare delle lettera della signora Berlusconi.
Buona serata

03 febbraio, 2007 20:33  
Blogger Erik, il Vikingo dice che...

Beh, spero proprio di no. Sono tornato sul duello di Macherio non per il fatto in sè (che come te trovo banale), ma per le reazioni non-reazioni soprattutto di parte femminile, che reputavo più intelligenti.
Sul calcio, anzi sulla delinquenza (o estremisti politici?) che sfrutta il calcio per le loro misfatte, anche qui d'accordo con te. Per una decina d'anni ho seguito (allo stadio) il campionato di serie A di hockey su ghiaccio, sport duro, sport violento, ma anche nei derby più infuocati non è mai successo niente né dentro né fuori i palazzi del ghiaccio.
Lo sport, anche quando è passione sfrenata, non può assolutamente essere delinquenza.
Purtroppo hai ancora ragione: noi italiani abbiamo poca o niente memoria storica.

03 febbraio, 2007 23:31  

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