domenica 11 febbraio 2007

Stanotte si dorme


Stasera va decisamente meglio. Non dovrò prendermi la pastiglietta di Alcyon per farmi sette ore di sonno come ieri sera. Domani è un giorno di routine, non come oggi.
Mi sono alzato con l’incubo di un pranzo per ventidue. Cosa vuoi che siano ventidue? Niente, rispetto ai quarantacinque di Bologna o ai cinquanta della Valtellina o ai trenta di Lyon o al cenone di Capodanno. C’è una piccola differenza, però: i ventidue di oggi erano parenti, amici, conoscenti, gente del posto, insomma, ed in un paese di duemila anime… la gente mormora.
Basta un piatto leggermente freddo, una fettina in meno, il riso leggermente troppo cotto o troppo poco, e domani ti trovi sulla bocca di tutti. Non è una questione di vanità personale, ma puramente e semplicemente question d’argent. Come si dice, farsi un cliente ci metti un anno, perderlo ci metti un secondo.
Per le grandi occasioni, mettiamo Capodanno, il menu lo faccio io, me lo studio, lo progetto e lo realizzo a mano a mano che si avvicina la data. All’ultimo momento basta impiattare, tutto è già pronto. Per oggi, invece, il menu mi è stato imposto: antipasto italiano (che odio), due primi (di cui un risotto), due secondi con relativi due contorni, dessert. Anche a volerlo far prima, e poi abbatterlo, avrei comunque impiegato più o meno lo stesso tempo e fatica a rigenerarlo che a farlo al momento, per cui ho optato per la seconda possibilità.
Inutile dirlo, il servizio è andato via perfetto. In cucina forse un po’ meno, con un affettato tagliato (dalla aiuto) per altre venti persone (tre fette a testa per 22 persone fanno 66, o forse la matematica è un’opinione?) e con una placca di pasta urtata (da me) e finita sulle piastrelle del pavimento.
Aggiungiamo che al gruppo si sono addizionati e sovrapposti altri tavoli niente male (154 euri di una coppia con due bambini), e tutti a fare le lodi sperticate alla cucina, ed aggiungiamo pure che a metà mattina sono dovuto ricorrere ad una iniezione di Voltaren per un insopportabile mal di schiena.
Una buona giornata. Stasera niente Alcyon, il mal di schiena è sopportabile, solo qualche pagina di Steve Martini, l’ultima sigaretta e domani si vedrà.
Buonanooootte.

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6 Comments:

Blogger perec dice che...

grande chef! il menu che letto è una roba gustosissima, ho parlato dei tuoi formaggi con un mio amico (pianogrillo, olio) e non vedo l'ora di arrivare ecc. ecc.. intanto, giro cortometraggi e lavoro sodo. ma nel finesettimana ho fatto uno stracotto al barolo che ha fatto dimenticare le torte salate plastificate...

12 febbraio, 2007 09:59  
Anonymous Anonimo dice che...

Mi piacerebbe sapere se il risotto lo cuoci lì per lì...non voglio mica la ricetta, non sia mai, ma giusto sapere se lo fai lì per lì!

12 febbraio, 2007 12:19  
Blogger Pepenero dice che...

bravissimo! sono proprio contento per te e invidio i compaesani che hanno magnato alle nostre spalle!!

12 febbraio, 2007 23:05  
Anonymous Anonimo dice che...

x Perec - Ti ho già messo da parte un grembiule per quando verrai a trovarmi. Ci divertiremo.
x Meringa - Sì. Per l'occasione mi ero già preparato la base (radicchio di Chioggia stufato). Al momento ho buttato il riso e avanti per 20' a mescolare, ed infine la mantecatura.
x Alberto - Un piccolo segreto che non ho detto: li ho sfiancati anche con la quantità (erano alpini!).

12 febbraio, 2007 23:23  
Anonymous Anonimo dice che...

I 20primi di mescolamento sono la parte che più mi appalla... per il resto, scusa, eh, sempre per non farmi i fatti tuoi, ma nella ridente vallata come ci arriva il radicchio di chioggia??

13 febbraio, 2007 10:19  
Anonymous Anonimo dice che...

Arriva, arriva, per fortuna, almeno quello.

13 febbraio, 2007 16:57  

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